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Come rispondere alle segnalazioni di Monitora PA

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Introduzione

Un tema caldo, quello affrontato da Daniele Biancardi: Monitora PA. Per trattare questo argomento Daniele, innovatore digitale scolastico, si è avvalso del supporto di due ospiti specializzati sul tema: Ugo Lopez, ingegnere informatico e dottore magistrale in giurisprudenza, docente incaricato di informatica forense presso Uniba, e Christian Bernieri (DPO). 

Senza troppi indugi entriamo nel vivo!

Cos’è Monitora PA?

La spiegazione di cos’è Monitora PA la fornisce sul sito ufficiale uno degli sviluppatori del servizio e si parla di un centro di controllo operato da persone che lavorano come volontari e si occupano di controllare il flusso di informazioni dei cittadini italiani che utilizzano digitalmente i servizi della Pubblica Amministrazione, verificando se queste informazioni vengono trasferite verso società estere, di solito situate negli Stati Uniti.

I veri quesiti e i principali dubbi emergono da parte di tutti i dirigenti e le dirigenti scolastiche, gli animatori digitali e tutte le figure legate al mondo della scuola che, soprattutto a seguito della pandemia, hanno avuto perplessità sulla gestione delle attività scolastiche in via digitale. 

Le figure coinvolte che sono alla ricerca di chiarimenti sono, quindi, le scuole, il Ministero dell’istruzione e ovviamente Monitora PA. 

Christian Bernieri approfondisce il tema. “Monitora PA nasce come un gruppo di appassionati il cui scopo è la protezione dei dati informatici, per supportare gli enti ad andare in una giusta gestione dei dati stessi, conforme alle regolamentazioni. 

Un gruppo nato, quindi, da una motivazione comune, cioè fornire strumenti utili alla società, e alla pubblica amministrazione in particolare, nella gestione dei dati.Sebbene la finalità da raggiungere fosse nobile, i dissapori nel gruppo originario si sono presentati bene presto, soprattutto in merito a quali mezzi utilizzare per raggiungere lo scopo comune. 

Il nutrito gruppo iniziale si è ridotto. ad oggi sono pochi gli attivisti che continuano nella gestione di Monitora PA e non sono regolamentati da uno statuto, né sono un’associazione riconosciuta”

Privacy e scuole: un problema reale?

Daniele Biancardi si fa portavoce di una domanda scomoda, ma che arriva da diversi membri delle scuole. Esiste davvero un problema per le scuole legato alla privacy digitale?

Christian Bernieri risponde: “Esiste una tutela legale, nata ben prima di Monitora PA e che ha permesso di svolgere le opportune ispezioni sul tema. Una delle azioni, per esempio, è stata quella di approfondire il tema di Google Analytics. Queste iniziative legali, sebbene siano nate prima di Monitora PA, sembrano quasi coeve a Monitora PA stesso. 

Queste azioni hanno avuto origine da una sentenza, in particolare la sentenza Schrems II. In sostanza la sentenza ha messo in discussione la precedente semplicità di condivisione dati verso aziende americane.

In ogni caso va detto che il tema protezioni dati è qualcosa di dinamico, che si aggiorna e muta di continuo e che richiede un aggiornamento costante”.

Ruolo della scuola nella gestione privacy

Durante l’intervento live emerge una domanda spinosa: come si comporta la scuola? Non ha l’obbligo di creare un rapporto di rendiconto circa le azioni suggerite da Monitora PA al Ministero e agli uffici scolastici?

Su questo tema si espone Ugo Lopez. Lopez interviene dicendo che la prima azione da fare, da parte delle scuole, è quella di affidarsi ad un legale qualificato per l’assistenza giuridica necessaria. 

Secondo Lopez, alla domanda se sia obbligatorio rispondere ad un’eventuale PEC ricevuta da PA, la risposta è secca e negativa. No, non è obbligatorio rispondere alle PEC di Monitora PA, poiché non si tratta di un atto processuale. 

 Lopez aggiunge che non solo non è obbligatoria una risposta, ma non è nemmeno consigliabile, poiché la suddetta PEC è inviata in maniera automatica, non è firmata è soprattutto è inviata da un mezzo di comunicazione condiviso. 

Per le scuole, rispondere alla PEC significa esporsi a due sostanziali problemi:

  • Difetto di notifica
  • Rischio di divulgazione di informazioni riservate. 

La strategia per la digitalizzazione in Italia

Un altro quesito ricorrente riguarda la strategia corrente per la digitalizzazione dei vari sistemi nel nostro paese. In Italia è previsto l’utilizzo di piattaforme cloud?

Secondo Monitora PA non è possibile utilizzare il cloud. Tuttavia, in Italia è previsto il sistema Cloud Italia, sistema che promuove la digitalizzazione per le scuole e regolamentato dal governo.

Il cloud utilizzato dalle scuole è il SaaS, che notevolmente aiuta e facilita il lavoro delle scuole.

Da qui parte spontanea la domanda: Google Workspace e Microsoft 365 sono qualificate ACN? Ugo Lopez risponde positivamente, aggiungendo che la qualificazione per entrambe scade a gennaio 2024. 

Va specificato che l’utilizzo di Google Workspace e di Microsoft 365 è stato consigliato e suggerito dal MIUR. 

Aggiunge Lopez che anche il Garante si è espresso in materia, suggerendo di valutare ogni azione relativa alla dismissione di piattaforme DaD/DD,  a seguito della definizione di un eventuale accordo tra Europa e Stati Uniti.

Cosa devono o possono fare le scuole sulla questione privacy?

Christian Bernieri sostiene che non c’è comportamento sbagliato nella misura in cui vengono utilizzati strumenti che allo stato attuale sono concessi.  

È plausibile che le norme possano cambiare, ma non avranno un effetto retroattivo.

Le scuole oggi devono valutare la situazione e prendere tempo, affinché la normativa si renda chiara e sia ben definita. 

Supporto concreto per le scuole e questione privacy

la questione che vede protagonisti da un lato le scuole e dall’altro la questione privacy e Monitora PA è insidiosa e ancora confusa. Il Prof. Ugo Lopez offre il suo supporto epr tutte le scuole che ne abbiano necessità ad indirizzare e dare un parere riguardo l’argomento. Puoi contattarlo a questo indirizzo e-mail: u.lopez@ugolopez.it 

Conclusioni

C’è solo un modo per fronteggiare una questione così insidiosa: informarsi e rimanere aggiornati. Noi di Geniusuite continueremo a dare spazio a voce a chi vorrà fare chiarezza sulla questione e a lavorare per informare e supportare le scuole seguendo i vari aggiornamenti. Contattaci.