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Metodo Montessori: consigli, libri, esempi e giochi

Introduzione

Maria Montessori amava definirla un «lavoro», non un semplice «gioco»: l’attività ludica dei bambini è il punto di partenza da cui esplorare e conquistare il mondo con le proprie mani, allenando le varie forme di intelligenza e affinando le competenze più utili per affrontare la vita con coraggio.

Faro indiscusso di docenti, insegnanti ed educatori, il metodo Montessori, da oltre cento anni è il più diffuso approccio educativo per i bambini. 

Ad oggi sono oltre 60000 le scuole e le figure educative che adottano questo metodo, in Italia e all’estero.

In questo articolo vogliamo passare in rassegna i consigli, i giochi e gli esempi pratici desunti dal metodo montessoriano che educa all’impegno, alla perseveranza e al rispetto infantile: ecco cosa sapere.

Gioco o lavoro? Alla scoperta della mente infantile

I giochi dei nostri figli possono essere definiti un lavoro?

Secondo Maria Montessori non ci sono dubbi a riguardo: il bimbo o la bimba che vestono e pettinano la bambola preferita, come i peluche, allenano la manualità e familiarizzano con l’importanza della cura personale. 

Allo stesso modo, i piccoli che si divertono a ordinare le formine di legno dalla più grande alla più piccola imparano a riconoscere e a suddividere gli oggetti per colore e dimensione.

Quello che noi adulti consideriamo spesso un passatempo di poco conto da poter interrompere a nostro piacimento – magari con un «smettila di giocare, la cena è pronta!», – è in realtà un allenamento alla vita che ha dell’incredibile.

Rispettare gli ultimi arrivati in famiglia significa, dunque, riconoscere l’impegno e la costanza di cui si servono per conoscere gradualmente il mondo che li circonda.

Tutte le azioni spontanee sono importanti per la conquista e l’esplorazione dei talenti e delle abilità infantili.  

Su cosa si basa il metodo Montessori? 

Il cuore pulsante del Metodo Montessori è l’osservazione del bambino. Maria Montessori osservò i suoi piccoli allievi con occhio scientifico, adattando ed integrando le sue proposte pedagogiche in base al risultato che otteneva dalle sue osservazioni. 

Questo approccio educativo, oltre a riconoscere nel gioco la più grande attività formativa che i bimbi hanno a disposizione, fa leva su alcuni principi:

  • L’autocostruzione, quando il bambino è lasciato libero di esplorare i propri spazi, di rispettare le sue esigenze e i suoi tempi.
    Non a caso una cameretta in stile Montessoriano è realizzata a misura di bimbi, affinchè essi possano accedere ad ogni attività, mobile e spazio in perfetta autonomia. 
  • Cooperazione, motivo per cui le classi infantili montessoriane sono spesso formate da bambini di età diverse. Questo promuove un tutoraggio tra bambino grande, che si responsabilizza, e di quelli piccoli, che apprendono guidati da un proprio pari. 
  • Rispetto dei livelli di sviluppo, affinché ogni attività sia commisurata alle capacità tipiche di una determinata età. Tra i tre ed i sei anni il bambino esplora il mondo attraverso i sensi. Tra i sei e i dodici inizia invece a comprendere e sviluppare astrazione, curiosità, senso di giustizia e morale. 

Alcune attività Montessori da provare a scuola o in famiglia

Qui di seguito, alcune attività e giochi montessoriani che puoi proporre al bambino. Ricorda di approfondire l’argomento con la lettura di Il Metodo Montessori: 80 attività creative, scritto da Delphine Gilles Cotte ed edito da Giunti Editore.

  1. La semplice attività di travasare solidi o liquidi è per i bambini fonte di grande divertimento, è utile per esercitare la manualità e la precisione. Inizialmente l’esercizio verrà svolto con l’aiuto delle manine, poi con un cucchiaino o con una piccola spugna per incrementare la difficoltà.
  2. Dai 18 mesi di vita in poi, via libera alla prima esperienza di scrittura. Dopo aver riempito un vassoio di farina o di sale fino, prepara dei cartellini raffiguranti disegni, lettere e numeri. Il bambino dovrà riprodurli col ditino!
  3. Infine, non sottovalutare l’importanza dell’intelligenza pratica. A partire dai 3 anni, il nostro consiglio è quello di integrare piccole azioni della quotidianità correlate alla cura di sé e degli altri: proponi al tuo piccolo interlocutore di occuparsi di una piantina, o chiedigli di aiutarti ad annaffiare i fiori in giardino. Trascorrete momenti all’aria aperta a contatto con la straordinaria bellezza della Natura!
  4. “Uomini che hanno mani ma senza testa, e uomini che hanno testa ma senza mani sono ugualmente fuori posto nella comunità moderna.” Con questa affermazione di Maria Montessori ricordiamo quanto sia importante che alla teoria segua l’attività manuale. Ecco alcuni esempi che contestualizzano ancora meglio il metodo oggi:
    • Imparare a gestire il denaro giocando al negozio, utilizzando monete e banconote vere. Iniziare con le monete e poi introdurre le banconote per capire il diverso valore del denaro.
    • Vivere all’aria aperta per imparare ad orientarsi, per farsi un’idea dell’ora in base alla posizione del sole.
    • Cucinare! un esperimento scientifico dall’ottimo risultato. Prendere gli ingredienti, dosarli, pesarli, mescolarli, verificare il diverso stato della materia, ma anche ripulire tutto e mettere a posto sono un’ottima attività per imparare ed il bambino si diverte e si responsabilizza allo stesso tempo.

L’importanza della creatività

Non vedi l’ora di svelare tutti i segreti formativi del metodo Montessori? 

Ti suggeriamo di immergerti nella lettura di Educare alla libertà, edito da Mondadori e di Maria Montessori parla ai genitori, dato alle stampe da Il Leone Verde. 

Entrambi i testi sono scritti dalla penna profonda e brillante della pedagogista di Chiaravalle. Pagina dopo pagina, scoprirai quanto l’intelligenza – o per meglio dire, le intelligenze multiple dei bambini – siano il risultato di tante piccole scelte. Partendo da problemi concreti, i nostri figli sono in grado di allenare le facoltà di problem-solving e valorizzare la creatività soggettiva, familiarizzando col mondo che li circonda.

E a proposito di libri che affrontano il tema Montessori, una lettura merita il testo Montessori 6-12 per gli anni della scuola. Il valore aggiunto di questo libro è che accompagna genitori e studenti, ma volendo anche docenti, per aree tematiche proponendo attività ludiche e creative da svolgere insieme al bambino anche per aiutarlo a superare qualche difficoltà.  Troverai, quindi, esercizi alla portata di qualsiasi genitore o educatore sul Linguaggio, l’ Aritmetica, la Storia, la Geografia e le Scienze ed ognuna di queste attività percorre la natura montessoriana, fatta di autonomia, stimolo dell’interesse e curiosità. 

In un approccio Montessoriano il bambino è libero, indipendente, sa colmare da solo gli spazi di noia, scegliendo quello che è giusto per sé in quel momento. 

Montessoriano non significa privo di guida, ma tutt’altro significa assecondare quelle che sono le naturali tappe di crescita, creativa e cognitiva, di ogni piccolo. 

Conclusioni

Ad oggi l’impegno di genitori e docenti nel seguire il metodo di Maria Montessori è sempre più ampio. Dietro a questo impegno, soprattutto quello dei genitori che non sono professionalmente esperti di pedagogia, c’è uno studio di profonda ricerca sul tema. 

Si tratta di una scelta importante per il bambino, tanto quanto per la collettività perché, per dirlo con le parole della celebre educatrice italiana: “Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”.

E tu, cosa ne pensi? Raccontaci la tua esperienza o condividi con noi i tuoi consigli a riguardo, per supportare anche altri genitori o docenti.