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Google Moduli: tutto quello che ancora non sai

La rubrica nata da un’idea del team Kedea e Alessandro Bencivenni, Prof Digitale, continua  ad elargire trucchi, segreti e spiegazioni relative al mondo GSuite e a tutti gli strumenti ad esso collegato. 

L’argomento che ha affrontato lo scoppiettante duo questa volta è un vero e proprio asso nella manica, un tool a supporto anche del mondo dell’insegnamento, sul quale c’è sempre tanto da imparare e scoprire, perfino quando con questo strumento abbiamo dimestichezza: Google Moduli. 

Su Google Moduli c’è molto da approfondire e insieme all’esuberante coppia di Attenti A Quei Due andremo a scoprire funzionalità meno conosciute ma utili, trucchi e, come sempre, daremo voce agli utenti che, con le loro domande, apportano un prezioso contributo.

Che cos’è Google Moduli?

Cosa ne pensa la nostra community

A proposito degli utenti, cosa viene loro in mente quando diciamo Google Moduli?

Il pubblico ha risposto, come sempre, in maniera puntuale, precisa e molto varia.

Google Moduli è, per il pubblico, qualcosa di utile, creativo, facile, veloce, ma anche flessibile e sinonimo di quiz e verifiche. 

I feedback su Google Moduli sono molto positivi. Tuttavia, oltre alle funzionalità conosciute e amate dalla nostra community, ce ne sono tante altre che meritano di essere esplorate. 

Vediamole insieme. 

Google moduli in sintesi

Uno dei tanti servizi web offerti da Google e presente in Google Drive, Google Moduli permette di realizzare quiz, test, questionari da somministrare agli utenti. 

Nel mondo della scuola, in particolar modo per la gestione delle lezioni a distanza, questo strumento costituisce il metodo più rapido e semplice per:

google moduli cosa significa per il pubblico

Come funziona Google Moduli

Google Moduli fa parte dei vari servizi presenti nella GSuite e per accedervi possiamo creare un nuovo documento in Google Drive, scegliendo Moduli tra i vari formati proposti. 

In alternativa possiamo accedere al servizio in maniera diretta, sulla pagina Google Moduli

Una volta che abbiamo effettuato l’accesso in Google Moduli, si aprirà una schermata relativa al nuovo modulo, vuoto e privo di titolo. 

Soffermiamoci sulle diciture “Modulo senza Titolo”. Ne vedremo due, uno in alto a sinistra e uno centrato. 

Il primo sta ad indicare il titolo che vedrà solo il proprietario del documento e che quindi serve per identificare il modulo, riconoscerlo e ritrovarlo facilmente in Google Drive

Il secondo “Modulo senza titolo”, che compare al centro del documento, invece, è il titolo che vedranno tutti gli utenti che compileranno il nostro modulo. 

Google moduli: impostazioni predefinite

Un’altra ottima funzionalità di Google Moduli è nascosta in alto a destra. Li sono presenti i 3 famosi pallini. Cliccando sopra si aprirà un menù a tendina e l’ultima voce di questo menu è denominata “ Preferenze”. 

Grazie a questa funzionalità possiamo impostare la voce “Raccogli gli indirizzi e-mail”,  affinché le risposte che riceviamo non siano anonime.

La seconda funzionalità utile è quella di “rendere obbligatorie le domande”, in questo modo gli studenti non potranno procedere con l’invio del modulo senza aver risposto a tutte le domande.  

Infine, in questa sezione si potrà stabilire quale punteggio corrisponde ad ogni risposta del quiz. Anche in questo caso, la scelta effettuata varrà anche per tutti i moduli realizzati in futuro. 

In ogni caso è possibile apportare modifiche a queste impostazioni in qualunque momento.

Le opzioni di Google Moduli: tipologie di quiz

All’interno di un modulo è possibile stabilire se la tipologia di risposte sarà:

Si tratta di diversi modi di strutturare la risposta nei test che andremo a somministrare. In particolar modo, ad eccezione del Paragrafo e della Scala Lineare, tutte le opzioni sono autocorrettive. 

In altri termini, abbinando delle risposte esatte a questi elementi, in automatico verrà individuata la risposta corretta da Google Moduli.

Griglia a scelta Multipla

Proviamo a vedere nel dettaglio un tutorial per una di queste opzioni: la griglia a scelta multipla.

Supponiamo di realizzare un semplice esercizio in questa modalità, da prendere come spunto per dare vita ai test di cui hai bisogno. 

Griglia con le caselle di controllo

Un’altra modalità autocorrettiva di sviluppare un quiz è la griglia con le caselle di controllo. 

Allo stesso modo possiamo andare ad inserire un quesito. In questo caso è possibile sviluppare domande più articolate. Immaginiamo di voler realizzare un test relativo all’analisi grammaticale. 

  1. Nelle righe andremo a inserire una serie di nomi e aggettivi. 
  2. Nelle colonne, invece, andremo ad inserire la definizione ( ad esempio: Nome, aggettivo, singolare, plurale, femminile, maschile). 
  3. In questo caso non è un problema se il numero di elementi delle colonne supera quello degli elementi nelle righe. La cosa importante è che per ogni elemento delle righe ci sia almeno un elemento corrispondente delle colonne, altrimenti quella risposta non sarà valida.
  4. Andando avanti con lo sviluppo, utilizzando il tasto simboleggiante l’occhio, possiamo effettuare il check come nel test precedente. 

Si tratta, in entrambi i casi, di metodologie per la creazione di quiz molto veloci, intuitive e che permettono di spaziare e di creare delle combinazioni interessanti. 

Personalizzazione di google Moduli

Una delle domande che può nascere spontanea, quando si ha a che fare con Google Moduli, è se sia possibile proteggere un modulo con una password. 

Tecnicamente non è possibile farlo. Tuttavia esiste un metodo per ovviare. 

Una volta creato il quesito e scelta l’opzione “Risposta breve”, vado a cliccare sui 3 pallini in basso a destra, scegliendo l’opzione “Convalida della risposta”. Convalidare la risposta significa creare un livello di validazione, prima di accedere allo step successivo.  A questo punto possiamo creare la sezione successiva, cliccando “Crea sezione”.  Per controllare la giusta realizzazione della password per il passaggio da un modulo all’altro, possiamo cliccare sul simbolo dell’occhio e verificare. 

Quando viene utilizzato questo procedimento? 

In genere è utile quando dobbiamo concedere l’accesso ad un modulo solo a chi effettivamente è in possesso della password, come nel caso delle elezioni dei rappresentanti di classe. 

Domande e risposte della nostra community su Google Moduli

Si possono rendere obbligatorie le risposte in Google Moduli su tutte le righe e le colonne del quiz?

Si, andando a spuntare la voce “Seleziona una risposta su una riga” si rende obbligatoria la risposta per ogni quesito.

Se decidiamo di pubblicare il punteggio relativo al test, l’esaminato può vedere tale punteggio prima della fine del test?

Se l’insegnante non vuole che il risultato si veda prima, può stabilirlo nelle opzioni, eliminando la spunta relativa a “Valore in punti”. In questo modo il valore dei punti è nascosto su Google Moduli. 

In Google Moduli posso inserire, con Equatio, anche le risposte da abbinare agli esercizi di matematica? 

Si, si possono inserire sia nelle domande che nelle risposte. L’unica eccezione vale per i quiz realizzati con le griglie.

In Google Moduli si possono inserire domande audio per bambini che non sanno leggere o ipovedenti?

Per risolvere questo quesito è possibile utilizzare degli strumenti accessori, come Mote. Mote, infatti, permette di caricare quesiti in formato audio e video. In alternativa si può usare YouTube a supporto , per creare contenuti audio. 

Installare Mote può comportare problemi con la scuola ( Ad esempio, per la privacy)?

Prima di installare qualsiasi programma, software o plugin suggeriamo di consultare il dirigente scolastico, oppure seguire la nostra community, pronta a fornire le risposte ad ogni quesito specifico. 

E’ possibile inserire le emoji ed evidenziare singole parole in un modulo Google?

Le emoji si possono inserire tramite la scorciatoia ctrl+cmd+barra spaziatrice sui Mac. Sui computer window si può aggiungere un’estensione dedicata. Ecco le risorse aggiuntive per trovare le emoji on-line:

Per quanto riguarda la formattazione del testo, quest’ultimo permette di evidenziare in grassetto, in corsivo o utilizzando altri font cliccando sul disegnino della tavolozza, e personalizzando a piacimento. 

Quali sono le misure adatte per creare un tema personalizzato in Google Moduli?

Le misure adatte sono 1220 x 300 px. A tal proposito non perdere il prossimo appuntamento formativo #AAQ2 – “Attenti a quei 2” in andremo a spulciare segreti e funzionalità di Canva

Ti aspettiamo il 26 febbraio alle 17.30 e se vuoi conoscere tutte le prossime date in programma ecco il Calendar pubblico

Conclusioni

Anche questa volta abbiamo viaggiato insieme tra i meandri del mondo
GSuite, vasto e sorprendente, quanto utile e semplice. 

Il nostro supporto non si ferma qui, abbiamo intenzione di continuare il nostro percorso di crescita insieme, supportandoti con un canale Youtube dedicato, al quale puoi iscriverti per essere aggiornato in tempo sulle prossime Live. 

Inoltre puoi rimanere sul pezzo, iscrivendoti alla nostra newsletter e al gruppo facebook, dove insegnanti e professionisti condividono dubbi ed esperienze. 

I prossimi appuntamenti con Attenti a Quei Due sono disponibili nel nostro Calendario, non perdertene uno. 

Prepara le domande e resta sintonizzato. 

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