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Docenti presenti, la mia rubrica per Orizzonte Scuola

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Quanto si è parlato e ancora si parla di “scuola” in questo momento? 

Un dibattito sempre acceso su problemi, disagi e difficoltà. Lo sappiamo.

Arthur Clark diceva “Una tecnologia molto sofisticata è quasi indistinguibile dalla magia” e in questi mesi abbiamo visto come la tecnologia assumesse l’aspetto di un incantesimo, grazie alla sinergia creata con gli insegnanti. 

Sono stati loro a condurre le redini di un meccanismo molto delicato, che nell’ultimo anno ci ha messo in ginocchio, alla furiosa rincorsa del metodo migliore. 

Ed è successo. Uno strumento tecnologico ha assunto toni magici. 

Il team di Kedea si è affidato alle esperienze degli insegnanti, che a loro volta si sono messi in gioco, esplorando un campo di azione che si allontanava dalla loro quotidianità fatta di banchi di scuola, gesso, lavagna e rapporti umani. 

Abbiamo deciso di dar voce agli insegnanti, di ascoltare le loro storie perché sono loro, con alcuni super poteri, a gestire l’istruzione di milioni di studenti, in un momento così particolare. 

Chi sono gli insegnanti dietro lo schermo di un computer?

Carla insegna arte e vive la didattica a distanza come lo stimolo che la spinge a cercare nuove strategie per comunicare. Lei ha scoperto nella tecnologia un supporto per la sua attività che le ha consentito di esplorare aree mai intraprese. Si è dovuta ricredere perchè sente entusiasmo e coinvolgimento da parte degli studenti. Una vittoria per lei. 

Alberta è un’insegnante di matematica e si racconta con dolcezza. Sente che l’abnegazione degli insegnanti sia stata messa alla prova duramente ma è convinta che, da dietro ad uno schermo, gli alunni e le famiglie abbiano sentito l’amore degli insegnanti per la cultura e la loro voglia di trasmetterlo a tutti i costi. La didattica a distanza le ha dato la possibilità di misurare la sua flessibilità e di aprire gli occhi al mondo su un nuovo modo di fare scuola. Chissà.

D’altra parte c’è chi sente la mancanza del lato umano, di sentire i propri alunni vicino e di guardarli negli occhi. Francesco si sente impotente da dietro lo schermo. Insegna greco e latino. Impotenza perché non sempre sa se riesce ad infondere fiducia, coraggio, forza nei suoi alunni. Ammette che la tecnologia si è insinuata positivamente nella sua vita, eppure vive la paura che i giovani si abituino a percorsi individuali, fatti di microfoni silenziati e connessioni che vanno e che vengono. 

È un insegnante di francese Roberta, e grazie alla didattica a distanza e agli strumenti a disposizione ha scoperto una parte della sè insegnante viva e vicina agli alunni. Scherza con loro, a fine lezione, su quello che preparerà per pranzo. Coinvolge i suoi studenti e li fa entrare a casa sua, con tutto il calore che nemmeno uno schermo può intiepidire.

C’è chi si sente protetto, che vive con entusiasmo le videolezioni, riconoscendo l’importanza di essere al sicuro, tutti. La pandemia ha svelato tante paure, ma anche unione e forza. 

Se all’inizio è stata dura adattarsi al cambiamento, ancora una volta il mondo della scuola si mostra pronto a rispondere positivamente. 

Lo sappiamo. 

Infine c’è Valeria, è una docente di violino presso un liceo musicale. Ci racconta che dietro ad uno schermo si perde il contatto con la realtà e l’insegnante si cala in una dimensione in cui è ascoltatore, psicologo e interprete di emozioni e stati d’animo. Ci parla di delicatezza nel farlo, perché ogni alunno sta combattendo la propria battaglia personale e ogni insegnante ha il compito di regalare loro un barlume di ottimismo senza mai perdere la motivazione.

Siamo testimoni di momenti frustranti, delicati, difficili. I primi impacciati approcci con la tecnologia o la difficoltà di gestione di alcuni strumenti, tuttavia, sono passati in secondo piano di fronte alla vostra voglia di imparare a gestire la situazione. Abbiamo assistito ad esperimenti di fantasia, creatività e forza di volontà. Quei superpoteri che ogni insegnante con cui interagiamo ogni giorno ha dimostrato di avere. 

Abbiamo sentito voglia di migliorare, di comprendere e questo ci ha reso orgogliosi del supporto che vogliamo continuare a dare. 

Per questo motivo, oltre al supporto digitale, vogliamo dare ancora voce alle vostre storie, alle vostre opinioni, per diffondere la forza di una categoria professionale che si reinventa ogni giorno. 

Docenti Presenti parla di voi, delle vostre esperienze, che possano servire alla società per avere una lente di ingrandimento sulla scuola, e a noi, per rendere umana la didattica a distanza e plasmarla sulle storie di chi la scuola la fa ogni giorno. 

Guarda le interviste e scopri le storie che si celano dietro i nostri Docenti Presenti.